Il mondo delle “App” è stato quello che più di tutti ha influenzato il panorama del Software commerciale.
Possiamo individuare l’inizio del settore delle Mobile App con la nascita del primo iPhone; da quel momento in poi si è cominciato a vendere non più solo Software, ma anche App.
App è l’abbreviazione di Application, cioè un software che andiamo ad installare in un dispositivo come il proprio smartphone o tablet.
Le App più famose e maggiormente utilizzate sono quelle dei Social Network. Di seguito la lista delle App più scaricate dallo Store di Apple:
- YouTube
- Instagram
- Snapchat
- TikTok
- Messenger
- Gmail
- Netflix
- Facebook
- Google Maps
- Amazon
Il mercato delle App ha subito un momento di bolla: c’è stata improvvisamente un’enorme richiesta di questi prodotti che successivamente si sono rivelati non essere fondamentali per ogni Business.
C’è stato infatti un momento in cui ogni azienda, dal panettiere sotto casa alla locale concessionaria di automobili, doveva assolutamente avere un’App pubblicata negli Store.
Possiamo affermare con certezza che ormai questo periodo di hype (eccitazione generale verso un fenomeno) sia definitivamente concluso.
Tra un’App e un ChatBot ci sono importanti differenze e alcune loro caratteristiche peculiari che portano noi a ritenere i secondi più adatti al largo consumo.
Una delle maggiori differenze tra i due sistemi è lo Store.
Un’App deve essere scaricata e installata da uno Store.
Potrebbe accadere ad esempio che un utente navigando trovi online il link di un’App. Aprendolo si troverá davanti alla pagina dello Store con screenshots e recensioni.
Gli utenti più pigri potrebbero non essere abbastanza motivati a scaricare l’applicazione e subito abbandonerebbero l’impresa. L’installazione di un’App infatti spesso richiede tutta una serie di svariati click (approvazioni dei permessi, set-up del metodo di pagamento dello Store, ecc…). Tutti i passaggi necessari all’installazione dell’App potrebbero quindi portare l’utente alla perdita dell’entusiasmo con cui pubblicità o landing page lo avevano indirizzato.
Alcuni utenti potrebbero addirittura venire distratti da altre applicazioni suggerite dalle applicazioni suggerite dallo Store. Più lunga è l’attesa tra l’idea dell’utilizzo e l’utilizzo effettivo di un App, più alta sarà la probabilità che l’utente perda interesse.
Un altro aspetto da considerare è che molti utenti inoltre tengono conto delle dimensioni delle App, dato che lo spazio negli smartphone non è mai abbastanza.
Chi scaricherebbe infatti un’App da svariati MB di un singolo negozio?
Negli ultimi anni poi il fenomeno delle App è calato soprattutto grazie alle tecnologie Web, che permettono una UX simile, se non migliore, di quella che abbiamo sulle App native. Alcuni siti infatti riescono a funzionare anche offline, sono dotati di notifiche e godono di una buona interazione con sensori e Sistema Operativo (NFC, Bluetooth).
Siti web mobile-first & PWA funzionano meglio di una App nativa.
Con i ChatBot Telegram invece l’installazione e l’utilizzo avvengono in maniera completamente diversa, sono molto più immediati.
Quando un utente clicca il link di un ChatBot Telegram viene aperta direttamente l’App Telegram, ovviamente se già presente sul dispositivo.
Nessuna pagina intermedia, store o attese. Si clicca “Avvia” e il gioco è fatto.
L’utente non dovrà effettuare login con Google o Facebook, in quanto verrà identificato direttamente dal suo profilo Telegram.
Sia le App che i ChatBot si avvalgono di Notifiche Push.
Le notifiche Push appaiono in alto sugli schermi degli smartphone. Non importa se tu sia su WhatsApp o su un documento Word. La famosa tendina si abbasserrá e ti comunicherà il suo messaggio.
Le notifiche Push sono il metodo migliore per comunicare qualcosa di importante:
- sconti
- nuovi contenuti
- reminder – esempio: “ultimo giorno per acquistare il biglietto, affrettati!”
Sfruttare le notifiche Push all’interno di una App nativa è decisamente difficile. È necessario iscriversi a servizi di notifiche a pagamento, dopo aver rispettato limiti e condizioni.
Con i nostri ChatBot Telegram non ci si dovrà preoccupare di servizi esterni, di limiti del sistema operativo o di permessi e gli utenti riceveranno automaticamente i migliori sconti, le offerte o le ultime notizie!
Un ulteriore plus riguardo l’utilizzo? Un ChatBot Telegram permette di ottenere da parte dell’utente, tramite un pulsante predefinito e completamente automatizzato, il numero di telefono o la posizione GPS. Questo passaggio è importante in quanto non si dovrà chiedere di accedere alla posizione del dispositivo, ma verrà dato dall’utente in fase di invio della posizione, quindi non a priori o durante l’installazione dell’applicazione.
Aggiornamenti istantanei e nessuna restrizione
Pubblicare e aggiornare un’App sugli store Android & Apple è un iter decisamente scomodo.
I due store hanno policy diverse, tempi di approvazione e costi. Pubblicare un’App sul Play Store costa circa 20$, su Apple 99$ ed è obbligatorio essere dotati di un iMac per sviluppare applicazioni native.
Pubblicare invece un ChatBot Telegram costa 0€.
Per pubblicare un ChatBot Telegram non si dovrà pagare nessuno e soprattutto non si dovrà aspettare nessuna approvazione da parte di Telegram!
Lo stesso discorso si applica agli aggiornamenti, che a differenza di quanto accade per le App, saranno istantanei. L’utente non si accorgerà neanche dell’aggiornamento, perché continuerà ad utilizzare il bot senza interruzioni!
Tuttavia, qualora lo desideri, il proprietario potrà scegliere di utilizzare un messaggio Broadcast per avvertire i suoi utenti dei cambiamenti e delle novità del nuovo aggiornamento.
Dire che su Telegram non ci sono restrizioni significa non solo parlare di assenza di burocrazia e formalità, ma significa avere anche una totale libertà nella pubblicazione di qualsiasi tipo di contenuto.
L’esempio è il ChatBot che abbiamo realizzato per una community di Betting Sportivo. Quello delle scommesse sportive è infatti un argomento spesso censurato dai Social Network e sugli Store.
WORE!
Write Once, Run Everywhere
“Scrivilo una volta, eseguilo ovunque”
Questo motto è stato creato dalla Sun Microsystems per diffondere Java, il linguaggio che, grazie alla sua JVM (Java Virtual Machine), può essere eseguito su tantissimi dispositivi diversi senza cambiare il codice del Software.
I ChatBot Telegram godono della stessa caratteristica.
Attraverso un unico Bot Telegram, con un unico codice, si può portare un ChatBot su qualsiasi dispositivo con qualsiasi sistema operativo: Android, iOS (iPhone, iPad, iMac), Windows (PC, Windows Phone) e Linux.
Inoltre, nel caso in cui l’utente non possieda l’App, potrà accedere in qualsiasi momento a Telegram Web, sempre disponibile sul sito: web.telegram.org.
Interoperabilità
Se anni fa era diverso, oggi i migliori software sono quelli connessi alle famose API, interfacce di accesso verso altri sistemi. Integrare le API all’interno di un ChatBot Telegram è davvero facile grazie al codice.
Alcuni esempi di utilizzo delle API?
Twitter permette di Twittare o leggere Tweet da qualsiasi Software (incluso quindi i ChatBot).
WordPress permette la lettura di articoli e dati.
Grazie alle Api quindi si potranno controllare prezzi di titoli azionari, sapere le previsioni meteo o tantissime altre informazioni!
Ecco un nostro esempio: come puoi vedere, dal codice di un nostro ChatBot Open Source, qui vengono comunicati i prezzi di alcune Criptovalute all’interno di un Gruppo Telegram o in Chat Privata, utilizzando le API di Cryptocompare.
Questo è quello che intendiamo per interoperabilità.